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#FoodAdventure. “Le Vie di Gaeta” : enogastronomia tra i vicoli! –

Amanti delle sagre state bene attenti e, se non lo conoscete già, tenete a mente per il prossimo anno questo meraviglioso evento di tradizione culturale enogastronomica tenutosi lo scorso sabato con grandissimo successo di pubblico, e giunto ormai alla sua IVX edizione. Sto parlando de ‘Le vie di Gaeta’, percorso gastronomico e culturale, legato indissolubilmente alla storia di questo territorio.

Siamo nel comune di Gaeta, a 120 km da Roma e 80 km da Napoli. Situata nell’omonimo golfo, è proprio in estate, come spesso capita per le località di mare, che Gaeta si anima di turisti attirati dalle bellezze del luogo e dai numerosi eventi che si svolgono nei pressi del lungomare.

L’ evento “Le Vie di Gaeta”

Un vicolo della città vecchia, le cucine delle abitazioni che si aprono per dare il benvenuto ai tantissimi visitatori e per proporre loro le più famose preparazioni della cucina gaetana, i profumi dei piatti tipici che si diffondono nell’aria per ricreare quell’atmosfera conviviale dei tempi passati: tutto questo è ‘Le vie di Gaeta’, una manifestazione nata per raccontarci i piatti tradizionali locali, strettamente legati alla produzione agricola della zona.

“ Il cibo rappresenta per l’uomo qualcosa che va oltre il semplice bisogno di alimentarsi, costituisce una vera e propria forma di comunicazione, un insieme di simboli che stabiliscono un’identità collettiva, è legato ai ricordi, ma influisce anche sull’ambiente e sull’economia. Gaetavola, attraverso le sue attività e manifestazioni, da sempre si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza della buona alimentazione attraverso la diffusione e la valorizzazione dei piatti tipici e della cucina tradizionale. I piatti tipici sono strettamente legati ai prodotti agricoli locali, la cui produzione favorisce il mantenimento e il recupero delle biodiversità. Questi prodotti, infatti, essendo maggiormente integrati con l’ambiente, risultano essere più sani. A riprova di ciò basti pensare che essi sono stati selezionati dall’uomo in migliaia di anni in quello specifico territorio. Con questo non intendiamo avere una visione localistica, ma ci piace immaginare il nostro territorio come aperto verso il mondo dove il cibo rappresenta uno strumento di salvaguardia del territorio stesso e dell’economia locale nonché del gusto e della buona qualità. ‘Le Vie di Gaeta’ rappresenta l’odierna sintesi di questa storia e, per tutti i partecipanti, l’opportunità di degustare piatti dai sapori antichi, come la famosa tiella, simbolo e frutto della tradizione culinaria legata a questa strada e dell’intera città”.

Fonte Ass. Gaetavola per ‘Le Vie di Gaeta 2015’.     

In questo stralcio è riassunto alla perfezione il senso della manifestazione e vi assicuro che, passeggiando per via Indipendenza, riuscirete a percepire la forte appartenenza degli abitanti ai loro luoghi e alle loro tradizioni.

Anche la scelta della location non è casuale. Via Indipendenza è un vicolo centralissimo, lungo circa un km, a pochi metri dal lungomare e posto quindi in posizione strategica. Nel passato di Gaeta il vicolo è stato sempre abitato da artigiani, pescatori e agricoltori, esattamente le stesse comunità che hanno contribuito in maniera sostanziale alla creazione e al mantenimento della tradizione culinaria della città. Ed è proprio qui che si è scelto di ambientare la manifestazione, cercando di rievocare quello spirito antico, anche attraverso l’utilizzo del follaro, moneta propria del Ducato di Gaeta tra l’XI e il XII secolo, nonché moneta ‘ufficiale’ dell’evento.

La Tiella di Gaeta 

La regina indiscussa della serata è stata senza dubbio la tiella, probabilmente il piatto tipico gaetano più noto.

Si tratta di una preparazione composta da due strati di pasta piuttosto sottile, da farcire con diversi ripieni, generalmente di terra o di mare. Il piatto ha una storia antica, consentiva a contadini e pescatori di avere a disposizione un piatto unico che si conservasse per qualche giorno e per la cui preparazione si potessero utilizzare i prodotti da loro stessi coltivati e pescati.

La varietà di tielle che troverete sui banchi di via Indipendenza è tale da accontentare i palati più esigenti e i gusti più svariati. Indubbiamente le più ricercate sono quelle con ripieno di pesce: polpo, calamaretti, scarola e baccalà, alici. Non sono da meno le tielle con ripieno di verdure…quindi via con melanzane, zucchine, cipolle, salsiccia e broccoletti.

“Le Vie di Gaeta” : gli altri piatti tipici

Ma sono tanti altri i piatti espressi che vengono preparati durante tutta la serata, ad esempio i cartocci di pesce fritto – alici, calamari, gamberi – ma anche fiori di zucca, frittelle di alghe e frittelle di verdure. Per passare poi ai tanti primi e secondi piatti di pesce – degni di nota gli gnocchetti con calamari, olive di Gaeta e rucola – e concludere con parmigiana, gateau e crocchè di patate.

Qualche suggerimento pratico

Cercate di non arrivare più tardi delle ore 20:00, data la grande affluenza di pubblico. La passeggiata va fatta con calma, anche perché la folla stretta nel vicolo certamente non vi permetterà di correre!

Entrate in via Indipendenza da corso Cavour, e da lì proseguite fino alla fine, deviando anche nei piccoli vicoli che tagliano via Indipendenza. Sarete tentati di fermarvi immediatamente ai primi banchi che incontrerete, ma vi suggerisco di spingervi un po’ più avanti, in modo tale da poter avere un’idea più ampia e scegliere i vostri assaggi con un po’ più di lucidità

Ultimo consiglio, assolutamente necessario: una bella corsetta mattutina e un pranzetto leggero bilanciato da Giulia e Gaia! In modo tale che, a fine serata, il conto delle calorie risulti un po’ meno impietoso!

E allora buon appetito…e buona tiella a tutti! 


              

Ringraziamo per il contributo alla rubrica Annamaria Ciriello.