Oramai Bilanciamo è diventata la meta delle più ardite e originali blogger di viaggi italiane. Dopo Bruna Athena che la settimana scorsa ci ha deliziato con il racconto del suo viaggio nel Cilento, questa settimana ospitiamo Emanuela Maisano. Web content specialist, con la sua particolare meticolosità ha scelto un percorso veramente poco scontato: Firenze low cost! Lasciamoci guidare!
Mangiare economico (e tipico) in centro a Firenze? Si può.
Soggiornerai in centro città e hai bisogno di qualche dritta su dove mangiare a Firenze? Ecco tre locali provati durante la mia ultima visita nella Culla del Rinascimento. Cucina tipica e ottima per tutti i palati e tutte le tasche.
Cosa non deve mancare nella valigia del viaggiatore? La fiducia
Approfitto di questo racconto di viaggio fiorentino, per condividere una riflessione che riguarda i luoghi comuni legati soprattutto alle visite alle città d’arte.
E’ ancora troppo radicata la credenza per la quale i centri storici siano i luoghi meno indicati in cui pranzare o cenare, a causa dell’erronea convinzione per cui in centro esistano solo locali per turisti poco esigenti e facilmente abbindolabili.
Sfatiamo una volta per tutte questo mito.
A Firenze, a due passi da Piazza del Duomo, esistono dei posticini deliziosi dove poter godere della cucina tipica ma anche fare una merenda o una pausa veloce, con prodotti genuini e di alta qualità. Basta prendere informazioni dalle fonti giuste e avere un po’ più di…fiducia.
E a proposito di fiducia, mi credi se ti dico che sto per segnalarti una delle più buone paninerie del centro di Firenze?
Che sia una pausa veloce o un pranzo frugale, l’indirizzo è sempre via De’ Neri 74/R, “All’Antico Vinaio” (10 minuti a piedi da Piazza del Duomo)
Un localino di non più di 10 mt quadrati, tre scanzonati e tatuati giovani al banco, e dei panini da far risuscitare i morti. Enormi, fatti con schiacciata freschissima e croccante (tipico pane/focaccia toscano) e farciti con qualsivoglia ben di Dio. Il locale propone un menù con una decina di farciture diverse, ma è anche possibile chiedere di riempire I paninazzi a proprio gusto.
Io ho mangiato quello con crudo, mozzarella, pomodoro, olio di oliva e foglie di basilico. Di-vi-no!
Qualsiasi tipo di panino costa 5 euro (è davvero grande, io ci ho fatto pranzo e spuntino :-)) e i più goderecci apprezzeranno sicuramente anche il bicchierino di vino rosso da abbinare, aggiungendo 2 euro in più.
Dato che siamo in tema di miti da sfatare, eccone un altro: quello per cui in centro non è possibile mangiare i veri piatti della tradizione locale. E se ti dicessi che c’è un posto dove oltre alle prelibatezze tipiche, puoi assaporare anche il folklore e la proverbiale veracità dei fiorentini?
Osteria De’ Pazzi. Un nome, una garanzia.
Ambiente modesto e dall’atmosfera familiare. Si mangia divinamente e a prezzi onestissimi (6/7 euro un primo, 10/12 euro un secondo, esclusa fiorentina ovviamente).
Da non perdere pici cacio e pepe (che vedi nella foto) e tagliata al lardo.
La particolarità del locale sono i camerieri, che col desiderio di non tradire il nome del locale, sono esattamente…dei pazzi :-). Girano per i tavoli raccontando barzellette, canticchiando o intrattenendo i clienti con chiacchierate simpatiche e provocatorie. Si trova in via dei Lavatoi, 3/R a 10 min a piedi da Piazza del Duomo.
Sei tra quelli che, anche in viaggio, adorano provare atmosfere e sapori ricercati? Firenze non delude nemmeno in questo.
La trattoria Il Chicco di Caffè è il posto giusto per una cena dall’atmosfera intima e particolare.
Il locale è molto piccolo (ti conviene prenotare!), con arredamento essenziale, vintage e variopinto. Gestito da ragazzi giovani e dal fare accogliente e amichevole.
Si mangia molto bene, con un menù che spazia dalle zuppe alle paste e dalla carne al pesce.
Gli chef studiano i piatti in base agli ingredienti freschi e disponibili in giornata, per questa ragione non stupirti se tornando a mangiarci il giorno successivo, non troverai più disponibilità del piatto che avevi mangiato la sera prima. Anche in questo caso prezzi onesti, rapportati alla freschezza e alla ricercatezza del menu.
Si trova in via della Chiesa, 16, vicino alla Basilica di Santo Spirito. A 15 min a piedi da Piazza del Duomo.
Il valore di un posto è la sua storia. Lascia che qualcuno te la racconti.
Permettimi di chiudere questa riflessione sugli scetticismi da turista, sfatando un ultimo mito, quello per cui “i tour guidati è meglio lasciarli agli stranieri che non sanno bene dove girarsi in Italia”.
Esistono città e luoghi che per poter essere vissuti appieno, necessitano di essere raccontati.
Le visite a monumenti di straordinaria bellezza e le passeggiate attraverso vie suggestive, assumono un valore più intenso se accompagnate dai racconti del passato.
Sapevi, per esempio, che durante i lavori di decorazione della famosa cupola del Brunelleschi, nonostante le impalcature approssimative che potevano utilizzarsi nel 1400, nessuno dei tantissimi artisti che vi hanno lavorato è mai morto d’infortunio?
L’unico a lasciarvi la pelle fu un pittore precipitato al suolo della Cattedrale per aver alzato troppo il gomito :-).
All’epoca il vino era l’unica buona alternativa all’acqua, che risultava spesso imbevibile perché non depurata e non sempre proveniente da fonte sicura.
Gli artisti della cupola passavano intere giornate sulle impalcature. Lì mangiavano, bevevano, riposavano, “andavano in bagno”. Salivano la mattina e riscendevano solo al tramonto, per rincasare.
Sono proprio questi intimi dettagli e questi racconti a rendere speciali le visite a luoghi così incantevoli.
Dettagli che senza una guida che me li raccontasse, non avrei mai conosciuto.
Che si tratti di una guida professionista o di gente del posto, non perderti l’opportunità di scoprire le storie di vita che appartengono ai luoghi.
Quelle che arricchiscono l’animo.
Quelle.. trasformano il viaggio in esperienza.
Emanuela Maisano
Web Content Curator, Web Writer, Copywriter and Speaker.